07/11/2022 – Se un manufatto abusivo vìola le norme sulle distanze tra edifici, il vicino può chiedere, oltre alla rimozione dell’abuso, anche un risarcimento, senza dover dimostrare il danno subìto.   Lo ha spiegato la Cassazione con la sentenza 25935/2022.   Violazione delle distanze tra costruzioni, il caso Nel caso preso in esame, il proprietario di un’abitazione ha citato in giudizio il suo vicino che ha realizzato una tettoia abusiva.   Il proprietario ha chiesto la rimozione della tettoia e il risarcimento dei danni subiti non solo per i disagi dovuti alle opere di abbattimento dell’abuso, ma anche per la limitazione del diritto di proprietà e il danno economico provocato. Il proprietario ha infatti sottolineato che la tettoia copriva il lato dell’abitazio…Continua a leggere su Edilportale.com

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