11/11/2022 – Per l’attribuzione della categoria catastale, l’esistenza o meno dei fini di lucro viene valutata sulla base della destinazione dell’edificio, sia rispetto alle caratteristiche proprie della struttura che alle attività concretamente svolte al suo interno; è ininfluente la sola qualifica soggettiva di chi in esso opera.   È quanto specifica l’ordinanza 27438 del 20 settembre 2022 della Cassazione, illustrata dal magazine dell’Agenzia delle Entrate.   La controversia, di natura catastale, prende spunto da un avviso di accertamento con il quale l’ufficio del Fisco riclassificava la categoria catastale B/1 (collegi, convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme) – proposta dalla contribuente con procedura Docfa per le opere edilizie di ampliamento e differente distribuzione degli …Continua a leggere su Edilportale.com

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